venerdì 14 settembre 2018

Nuoto: analisi video

Rieccomi!

Durante una bella settimana di vacanza ho avuto la possibilità di usufruire di una piscina di 25 mt che era quasi sempre completamente vuota.

Ne ho approfittato per filmarmi durante una nuotata a stile libero. Con varie angolazioni sia sopra sia sottacqua.

Questa è la seconda volta che mi filmo, la prima risale al 2014.

Fatto ciò, ho riguardato i filmati varie volte e ho cercato di confrontarmi con altri filmati di riferimento che mostrassero lo stile corretto.

Non è facile vedere i propri errori da soli, senza essere esperti nuotatori, ma ci ho provato.

Ho affiancato il mio video ad altri vedeo disponibili su YouTube che mostrano la tecnica corretta e dal confronto ho notato questo:

  • Il braccio entra in acqua troppo piegato, perdendo così una parte della spinta. Questo errore dovrebbe essere abbastanza facile da correggere. Devo cercare di allungarmi.
  • la frequenza di bracciata è molto lenta: vero è che durante il film andavo effettivamente tranquillo, ma devo provare ad aumentare la frequenza senza pensare al resto (direi con il pull buoy). Non so bene quali possano essere i giusti target, ma io ho una media tipica di 29 bracciate/minuto (misurate su braccio singolo) in acque libere e di 24 in piscina che risale a 30 quando vado a tutta canna (cioè negli scatti di 25 mt). Certo in piscina c'è l'effetto della spinta iniziale che toglie qualche bracciata ... Comunque almeno un paio di bracciate in più al minuto ci starebbero bene. Pare che l'uso dell'elastico alle caviglie sia l'ideale a questo scopo.
  • Le gambe sono migliorate (rispetto al 2014), ma potrei avere senz'altro un assetto più orizzontale. Credo che serva un po' di rinforzo del "core", in particolare i dorsali.
  • I piedi sono terribilmente a martello. Su questo devo lavorare.
  • La testa mi sembra abbastanza accettabile
  • La bracciata: il gomito non è basso (e questo è ok), ma la mano passa troppo sotto il corpo, non resta allineata con la spalla e questo è diverso dai video di riferimento e quindi credo sia sbagliato. Qui il limite credo stia nella muscolatura di braccia e spalle e la soluzione sia di darci dentro per rinforzare un po' la muscolatura.
  • Ma la differenza maggiore è nel ritmo della bracciata: la mia mi pare lenta ed a ritmo costante ininterrotto. Invece la bracciata corretta è un movimento un po' più altalenante con il braccio che "esita" quando è steso davanti (certo non si deve fermare) e invece poi accelera nella parte finale della bracciata. Quest'ultimo punto è quello dove voglio sperimentare di più e vedere se posso avere dei benefici tangibili. E' ovvio che non si deve esagerare con questo approccio perchè il rischio è di avere un'andatura con velocità altalenante e quindi continui rallentamenti e riaccelerazioni che non sono positive. L'antidoto dovrebbe essere quello di tenere un ritmo di bracciata sufficientemente alto (>25 per minuto, braccio singolo) 

Di seguito il mio video


Fatto questo ho approfittato dell'estate e ho aumentato il numero di nuotate stando attenti ai punti sopra. In particolare il primo e l'ultimo sono parsi i più importanti:
  • stendere bene il braccio all'ingresso
  • accelerare la parte finale della spinta (e non anticipare l'uscita dall'acqua)

Finite le vacanze sono tornato in piscina e i tempi medi sulle 10 ripetute da 100 mt sono migliorati di oltre 5" /100mt  (1'35"/100mt). Sono contento.

In acque libere su distanze sui 2000 mt pure mi sembra di essere migliorato (anche se le misure GPS in acqua non sono abbastanza affidabili per valutare piccoli miglioramenti) assestandomi su medie di 1'45"/100mt ma con casi anche sull'1'40".


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