martedì 2 marzo 2021

Camere d'aria in lattice

Nei miei smanettamenti in rete mi sono imbattuto in varie discussioni sulle camere d'aria in lattice. Essendo in grado di leggere anche contenuti in inglese e in francese, ne ho potute leggere veramente di ogni tipo possibile.

Ma la sostanza è che pur con degli svantaggi, le camere d'aria in lattice avrebbero due vantaggi principali e abbastanza universalmente riconosciuti:

- maggiore confort

- minore resistenza al rotolamento

tutto ciò rispetto alle camere d'aria tradizionali in butile. (io non faccio confronti con i tubolari, non li ho mai usati).

Il fatto che le camere in lattice siano più "comode" sembra un fatto accertato (ovviamente c'è sempre più d'uno che dice che non si avverte alcuna differenza) e la netta maggioranza degli utenti afferma che questo confort è assolutamente percepibile, non è solo teoria e/o impercettibile differenza rilevabile solo con test e misure.

Fosse vero sarebbe cosa non da poco, infatti su giri lunghi l'affaticamento da vibrazioni e similari è un limite notevole che influenza certamente la prestazione. Una maggiore comodità nelle prime 4 ore di uscita si riflette senz'altro in una migliore performance nell'ultima parte dell'uscita. E se parliamo di una gara lunga (granfondo o ironman) l'effetto dovrebbe essere non da poco.

Se a tutto quanto sopra aggiungiamo che anche la resistenza al rotolamento è leggermente minore con queste camere, allora perchè mai non usarle?

E qui veniamo agli svantaggi. La caratteristica delle camere in lattice è quella di essere più "fluide" di quelle in butile. Questà maggior morbidezza, duttilità, le fa aderire meglio alla ruota e al copertone e fa sì che esse si adattino meglio alle micro deformazioni del copertone. Proprio in virtù di questa fluidità esse sono più comode, più morbide di quelle tradizionali e restando più appiccicate al copertone e non avendo scorrimenti relativi tra camera e copertone nella zona del contatto col terreno non generano inutile attrito e relativi watt sprecati.

Già, ma questa morbidezza, fluidità, duttilità fa si che la camera in lattice si infili da per tutto ossia in qualsiasi minimo foro, insenatura, discontinuità presente nella ruota: foro per la valvola e attacco dei raggi sul cerchio. E se ciò accade prima o poi la camera si buca e in certi casi pare che scoppi!


Inoltre la camera in lattice soffre le alte temperature e quindi su bici con freni tradizionali (non a disco) durante lunghe discese si rischierebbe ancora lo scoppio. 

Montarle è più complicato, non solo perchè prima bisogna coprire tutte le discontinuità (e quindi principalmente montare dei nastri sul cerchio per coprire la zona di contatto coi raggi, ma anche perchè la loro maggiore morbidezza fa sì che sia più facile pizzicarle tra copertone e cerchio e quindi oltre all'utilizzo del talco (prima del montaggio si infila la camera in un sacchetto con il talco, si chiude e si agita bene) bisogna stare attenti e controllare bene che la camera non resti intrappolata tra cerchio e copertone.

E per finire le camere in lattice si sgonfiano molto più in fretta di quelle in butile (ma non al punto di avere problemi in una singola uscita, per quanto lunga)

Valuati pro e contro, le ho volute provare. Ho comprato le Michelin, quelle verdi e ho deciso di montarle sulla bici da Triathlon, che ha sì i freni normali, ma con la quale non affronto grandi salite e quindi grandi discese (e quindi non le scalderò troppo) e sulla quale mi piacerebbe aumentare il confort specie pensando a gare lunghe.

Il cerchio delle Campagnolo Bullet con il nastro già montato di serie

Le mie ruote sono le Campagnolo Bullet e sono fornite di serie con un bel nastro paranippli che mi à parso veramente ben aderente al cerchio e ho quindi deciso di non aggiungere altro nastro. Il montaggio è stato facile, ma l'ho fatto con la massima attenzione, tutta calma, con l'uso del talco e in totatle comodità nel box (questo per dire che la camera di scorta da portarsi dietro sarà sempre in butile).

Poi le ho gonfiate, ma non troppo, tipo a 5 bar per vedere se andava tutto bene e in seguito le ho gonfiate più volte anche fino a 9 bar, non per usarle a questa pressione, ma per vedere se fossero emersi problemi.

Causa inverno e covid le ruote sono rimaste inutilizzate a lungo, solamente rigonfiate periodicamente.

Ma finalmente ho potuto farci un giro, anche piuttosto lungo (oltre le 4hr) ed...

... è tutto vero!

Sono più confortevoli, senza il minimo dubbio! e forse si avverte pure la miglior scorrevolezza (anche se qui può subentrare l'effetto placebo). 

Le ho usate sulla bici da triathlon con le ruote Campagnolo Bullet e copertoncini Continental GP 5000 taglia 25, su percorso pianeggiante (quindi nessun problema di temperatura) gonfiate a 8 bar (io peso 81kg). A fine giro erano sopra i 7,5 bar.

Io continuerò ad usarle e sicuramente le userò in gara.



   

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