giovedì 29 giugno 2023

Challenge Roth 2023 - Race Report


 BELLO!

La salita di Solar Berg è unica e da sola merita lo sforzo. Il pubblico è grandioso. La gara è iconica e un po' si ha la sensazione di aver fatto parte di un evento importante. C'erano molti Big compresi come non partecipanti Jan Frodeno e Chrissie Wellington.

Insomma, una gara che consiglio a chiunque.

La mia gara è andata bene, senza problemi, ma non ho fatto il botto.

Screenshot preso dal video streaming YouTube

Pre partenza a Milano

Inizialmente pensavamo di fare una tappa intermedia per spezzare il viaggio, ma poi pensando a tutto quello che c'era da fare sabato tra registrazione, briefing e check-in in 3 posti diversi, abbiamo deciso di viaggiare direttamente fino a Norimberga. 

Dopo avere avuto qualche difficoltà comunicativa con l'Hotel, abbiamo cancellato l'intera prenotazione e trovato senza la minima difficoltà un altro Hotel, l'Holiday Inn di Norimberga, persino ad un prezzo migliore.

Venerdì. Viaggio Milano Norimberga

Quindi giovedì ho preparato tutto quanto e venerdì mattina siamo partiti per Norimberga dove siamo arrivati circa 8 ore dopo (un po' di traffico, qualche pausa e un po' di lentezza indotta dalla bici sul tetto). Noi abbiamo viaggiato via San Bernardino. Avevo comprato in anticipo il bollino per la Svizzera, mentre quello per l'Austria non è necessario purchè si entri in autostrada a Hohenems-Diepoldsau e non prima (ovvero non più a Sud); infatti da questo svincolo si può andare in autostrada fino in Germania senza dover pagare. 

Ovviamente anche al ritorno dovrete uscire a questo svincolo. Attenzione che i navigatori potrebbero suggerire di fare un tratto più lungo in Austria ma in tal caso dovete pagare il bollino austriaco.

Arrivati a Norimberga abbiamo fatto il check in in albergo, cenato al ristorante "Travolta" e a nanna presto.

Sabato. Registrazione e check in


Roth è caratterizzato da una T1 e una T2 in due posti diversi e questo crea qualche complicazione logistica a cui bisogna essere preparati in particolare tenendo conto dei tempi necessari e delle cose da fare in anticipo.

La prima tappa è a Roth dove c'è l'Expo, lo stadio con l'arrivo e la registrazione. La registrazione si fa mostrando il QR-Code che vi viene mandato due o tre giorni prima via e-mail, un documento di identità e la tessera Fitri (via App di Fitri). Si ottiene così la solita busta con pettorali, autoadesivi, tatuaggi e cuffia oltre al solito braccialetto. Il chip non viene dato qui, bensì al bike check in. Per lo zainetto (che quest'anno era un necessaire) bisogna andare nel tendone del merchandising, detto Challenge World, dove si può comprare qualcosa di branded (ad un prezzo alto).

Abbigliamento pronto per la mattina

L'expo è grande e con tanti marchi. Poi si va allo Stadium dove c'è il briefing pre-gara. L'unica cosa che volevo veramente sentire era la parte riguardo alla T2 perchè non l'avrei vista altro che al momento della gara, alla fine della parte bici. Ma quando hanno detto che la bici sarebbe stata presa in carico dai volontari (quindi non dovevo preoccuparmi di dove andasse parcheggiata) e che la sacca blue bike-to-run sarebbe stata consegnata dai volontari, non ho avuto altre preoccupazioni. E comunque le istruzioni scritte già davano tutte le informazioni.

Fatto questo si deve andare alla partenza del nuoto / T1 che è a una ventina di minuti di auto da Roth. 

ATTENZIONE: a questo punto dovete avere bici, casco (che deve obbligatoriamente rimanere sulla bici già da ora) e la sacca blue BIKE-TO-RUN che consegnerete in T1 e non vedrete più fino a domenica in gara quando scenderete dalla bici in T2. La consegnate in T1 sabato e l'organizzazione la sposterà in T2: dovete quindi avere la sacca blue DEFINITIVA pronta sabato al bike check in.

Norimberga non è male

Invece, a parte il casco, tutto il resto lo potete fare la mattina quando entrerete in Zona Cambio, come in qualsiasi altra gara. Quindi il computerino, il cibo, le scarpe, il pettorale e in generale la sacca rossa SWIM-TO-BIKE saranno con voi fino a circa 15 minuti prima del via dei professionisti.

Per questa operazione c'è un enorme parcheggio e a parte magari un po' di traffico non ci sono problemi.


Fatto questo sono tornato in albergo a Norimberga a riposare e a preparare la sacca SWIM-TO-BIKE e le cose da mettere sulla bici.

Poi cena a Norimberga a base di pasta al pomodoro e bruschette (ristorante Provenza nella piazza della cattedrale).

Domenica. Race Day

All'alba, mentre ci incamminavamo verso la ZC

Sveglia alle 3:40AM! Sì, prestissimo. Io sono stato prudente, ma non è che si potesse aspettare molto oltre, al più una mezz'ora. Dormire ancora di più avrebbe poi creato uno stress inutile.


La mia postazione non era in questo prato, ma su un altro a destra

Colazione alle 4:00 con un Lunch Box che purtroppo non era un Breakfast Box e quindi a base di tramezzini. Ma c'era lo yogurt e comunque in quel momento avevo un po' di farfalle nello stomaco e poca voglia di mangiare.


Bici pronta

Partenza dall'albergo verso le 4:15 e arrivo in zona alle 4:50. A questo punto si segue il flusso e si va ad uno dei tre grossi parcheggi disponibili (di fatto dei giganteschi pratoni) per poi camminare massimo 5 / 10 minuti fino alla ZC. 


L'arrivo della frazione nuoto

Preparazione bici come al solito con computerino già acceso e con i sensori collegati, con il percorso gara caricato e con l'opzione Auto-Start. Quest'ultima è un'ottima novità rispetto ai miei vecchi Edge: quando il computer registra che hai superato una certa velocità da te impostata, si avvia e non si ferma più (quindi diverso dall'Auto-Pause e più adatto alla gara).


Le sacche swim-to-bike poste subito dopo l'uscita dall'acqua

Messa l'alimentazione a bordo: 

  • Borraccia da 550 ml con 85gr saccarosio, 15gr glucosio, 5ml citrato di sodio, succo di limone. Tra le aerobars.
  • Borraccia 750ml con dose doppia rispetto a quella da 550. Sul tubo obliquo.
  • Due fiaschette morbide da 250ml con home made gel fatto con - in ciascuna - 85gr saccarosio, 15gr glucosio, lamponi (i semini dei lamponi è meglio filtrarli con un colino perchè tendono ad intasare il beccuccio), succo di limone, 5ml citrato di sodio e agar agar come gellificante. Queste le ho messe nella sacca SWIM-TO-BIKE e saranno poi messe nelle tasche della canottiera.
  • Tre panini al latte con simil-Philadelphia e senape. Due di questi tagliati a metà da mangiare dopo ogni ora di alimentazione zuccherina messi nel bento box e uno intero da tenere in tasca (negli shorts) da mangiare come extra per togliersi il sapore di zucchero all'occorrenza (quest'ultimo quindi nella sacca swim-to-bike inserito in una confezione riciclata di una merendina).
  • Le caramelle Haribo Zenzero e Limone nel Bento box, che avevo pensato come aggiunta di emergenza, non le ho messe.
  • TOTALE sui 550 gr di carboidrati tenendo conto che un po' di bevanda è avanzata

E poi le scarpe sui pedali, come al solito con quella di sinistra legata al chain stay in modo da permettermi di pedalare, ma di tenere la scarpa in orizzontale. Devo dire che guardando il parco bici, pochissima gente aveva messo le scarpe sui pedali. Strano. Infine gonfiato le gomme con la mia pompetta elettrica col grande vantaggio di non avere poi problemi a riporla nella borsa street wear. La pressione che questa pompettina indica sul suo display è sballata, ma avendo fatto delle prove a Milano, sapevo come compensare.

Screenshot preso dal video streaming YouTube
E così la ZC era fatta ed ho potuto posizionare la sacca rossa SWIM-TO-BIKE nella corsia di uscita dal nuoto. Purtroppo questa operazione doveva necessariamente essere conclusa prima della partenza dei primi, ossia alle 6:30, anche se poi la mia ondata sarebbe partita solo alle 7:50. Su questo punto se si fossero organizzati meglio con il posizionamento delle sacche, permettendoci di posizionarle un po' più tardi, avrei potuto dormire anche un'ora in più.

In realtà non si lascia la ZC in quanto la partenza è direttamente da qui. Da questo momento mi sono rilassato seduto e ho mangiato e bevuto (cioccolata, una barretta, una specie di caramella gelée, caffè, acqua e un gel all'ultimo momento utile) e sono andato in bagno per poi consegnare la sacca Green dello street-wear circa 30m prima della mia partenza.

Quasi pronto ad entrare nei corral pre-partenza
Swim
Partenza a ondate, dall'acqua con la classica cordicella che si alza allo sparo. Si entrava in acqua 5 min prima del via e il numero di atleti non era certo eccessivo, tanto da poter partire a ridosso della linea senza comunque soffrire nessun tipo di "effetto lavatrice". Diciamo che in quei 4 o 5 minuti ci si sarebbe anche potuti un minimo scaldare, volendo. Sono partito con l'ondata delle 7:50.

Acqua a 21°C marrone-giallo-verdastra con visibilità di circa un metro, ma di sapore assolutamente potabile e senza niente di strano in sospensione. Come previsto nessunissimo problema di navigazione nè di visibilità; eravamo in un canale e senza corrente, quindi era difficile non andare dritti!


Preso il mio ritmo senza problemi. A posteriori un pochino lento, ma forse a Cervia (dove sono stato circa 4 m più veloce) il percorso era un po' più corto e questo mi ha fatto credere di poter essere più veloce.
Ho chiuso in 1h12m30s ad un passo 1m54s /100mt. 


T1
All'uscita dall'acqua si saliva una breve rampa per trovarsi su un tappeto su cui erano stese le sacche rosse. Ho trovato la mia senza nessuna difficoltà e ho proseguito verso il tendone per togliermi la muta, la cuffia, gli occhialini e il collare anti-sfregamento. Tutto ha funzionato a dovere; forse gli occhialini sono un po' vecchi e rigati e la visibilità non è perfetta, ma andavano ancora bene e non mi è entrato nemmeno un filo d'acqua.

All'uscita dalla T1 c'era mio figlio

Ho bevuto la mia bottiglietta di acqua zucchero e limone (diciamo 20 gr di carboidrati), ho messo gli occhiali da sole, ho messo le due fiaschette in tasca ed ero pronto ad andare alla bici, che si trovava nel secondo prato e quindi in un'area un po' più scomoda di quella principale; diciamo un 45 / 60s di aggravio. In compenso i rack portabici anzichè essere le solite transenne, sono dei rack di legno a terra in cui si infila la ruota e risultano molto più comodi: non ho il problema della sella che ha difficoltà a passare sotto e la distanza tra una bici e l'altra è fissata senza rischi di contatto.
E infatti come previsto la T1 è stata più veloce che nei casi precedenti: 4m41s

Bike
(la traccia sul 255 è leggermente sbagliata in quanto ho fatto lo switch tra T1 e Bike con un po' di ritardo). La salita sulla bici è stata senza difficoltà ed ho inserito i piedi (nudi) nelle scarpe al primo colpo. E lì ho visto e salutato mio figlio che mi aveva accompagnato fin dal mattino presto.


In bici ho mantenuto il programma quasi alla perfezione. Mi sono stabilizzato prima tra i 185W e i 190W di NP a seconda dell'andamento planimetrico, per poi stabilizzarmi sui 185W mano mano che i Km andavano a crescere. Considerato un target di 180÷185W sono stato precisissimo e alla fine ho chiuso a 183.5W di NP. A conferma della mia regolarità ho fatto entrambi i due giri a 31.1 Km/h di media.


Percorso ottimo con asfalto quasi perfetto, molto ondulato ma senza asperità particolari. Spesso in ombra e ad una temperatura ottimale, direi tra i 20 iniziali e forse i 27°C finali, umidità bassa. Nessuna difficoltà particolare; il punto più critico erano i tre tornanti in discesa in cui si sarebbe potuti arrivare anche a 100 all'ora, ma sapendolo io ci sono arrivato giusto. In caso di pioggia si dovrebbe stare un po' più attenti. Altre difficoltà non ce ne sono.

Posizione neanche pessima!

Rifornimenti ben fatti, ogni circa 17 / 18 Km. Io prendevo solo acqua per essere sicuro di essere idratato e una volta ho preso una borraccia di iso, quando ho finito la mia da 750 ml, da cui ho bevuto forse la metà.


Un po' di fatica al collo, ma direi buono e un po' di doloretto al sedere, ma più o meno come al solito. Quindi una buona permanenza in posizione aero da cui uscivo in salita, in discese ripide (se la vel superava i 50 Km/h) e nei paesi dove c'erano sempre le curve a 90°.

Tre i tornanti in discesa da affrontare con un minimo di cautela

Scia poca, un po' di più nel primo giro, ma nei limiti di regolarità e zero nel secondo giro.
Dopo due giri da 85Km si facevano gli ultimi 8 e spacca in direzione Roth per arrivare in T2. Anche l'uscita dalle scarpe è stata senza intoppi.

Chiuso in
  • 180 Km (o 178.xx)
  • 1631 mt di D+
  • 5h 43m 15s 
  • 31.46 Km/hr di media (su 180.00 Km)
  • 184 W di NP
  • 0.693 IF factor
  • 174 W di Avg Pwr
  • 394 W max pwr
  • 122 bpm medi (137 massimi)
  • 77 rpm medi
Screenshot preso dal video streaming YouTube

Solar Berg
Be', mitico! veramente due ali di folla urlante che si apre al passaggio dei corridori. Effetto Tour de France! Una specie di doping emozionale! Da fare Roth anche solo per questo.
Al secondo giro un bel po' meno gente.

Screenshot preso dal video streaming YouTube

T2
Sceso giusto rispetto alla  linea e ho consegnato la bici al volontario con cui avevo già incrociato lo sguardo ancora prima di scendere. Poi mentre cercavo la mia sacca un altro volontario me l'aveva già presa e me l'ha consegnata e via nel tendone in cui ho bevuto la mia coca, preso i gel, i grissini, un paninello e le caramelle Haribo. Tolti gli occhiali e messa la visiera. In 4m17s ero fuori. 

Run
Meno di 200mt e di nuovo ho incontrato mio figlio con cui ho corso un 300 / 400 mt. Primo km a 5:18 e poi ho guardato la potenza di Stryd e mi sono stabilizzato sulla Z2 (Z2 bassa) anche se il mio target era esattamente sul limite tra Z1 e Z2.
Il primo tratto di gara era un trasferimento fino al canale per poi correre in direzione della T1 lungo una strada sterrata a bordo canale. All'8° si arrivava al primo giro di boa sud e si tornava in su per poi proseguire ancora più a nord, oltre Roth fino al Km 18 o 19 dove c'era il secondo giro di boa che ci faceva tornare a sud fino a Roth dove si abbandonava il canale, si attraversava Roth per proseguire fino a Buchenbach.


Sono andato bene fino al km 14, poi ho sofferto un po', ma mi sono ripreso. Quando ho lasciato il canale avevo rallentato, ma mi sentivo di poterla fare ancora tutta correndo (salvo i brevissimo stop and go ai ristori). Dopo Roth però il percorso diventava un vallonato con dei bei sali e scendi per me imprevisti che mi hanno messo in crisi. In una salita andavo talmente piano che ho camminato e così ho fatto in altri tratti di salita. E anche nelle discese o nei brevi tratti in piano andavo comunque molto lento.


Questa volta non era un problema di stomaco. Il piano di alimentazione è stato perfetto e infatti durante la corsa ho mangiato il mio paninello (in T2) e ne ho sbocconcellato un altro durante il percorso, ho mangiato 3 gel e ai ristori ho preso un'alternanza di acqua, sali, cola, anguria, limone, banana (stimo un totale di massimo 100 gr di carboidrati) e mi sono sempre bagnato abbondantemente con acqua fresca e ghiaccio. Direi che ad andare in crisi sono state un po' le gambe (i quadricipiti) insieme ad un decadimento e calo generale.  
Il tratto dal km 32/33 in poi aveva un po' di ondulazione 

Dal 32 in avanti è stata dura anche se ovviamente l'ultimo km è stato in ripresa. Ma se penso a come erano andati in crescendo gli ultimi km di Cervia, qui non c'è stato paragone!
Chiuso in:
  • 42.2 Km (o 41.65 Garmin)
  • 166 mt di D+
  • 4h 22m 59s 
  • 6 m 14 s /Km di media (su 42.195 Km)
  • 233 W di NP
  • 0.74 IF factor
  • 228 W di Avg Pwr
  • 294 W max pwr
  • 118 bpm medi (max 133)
  • 79 cadenza media

Daniela Ryf!


E dopo un po'... io

Arrivo
Il cosi detto Stadium è un percorso a U circondato dagli spalti: si entra da una parte ed il traguardo è all'altra estremità. Si fa quindi una bella passerella con un bel po' di pubblico.


Tagliato il traguardo mi hanno messo la medaglia al collo e con mia grossa sorpresa (non sapevo ci fosse) è stata Chrissie Wellington a farlo e a congratularsi con un bell' " amazing"!

Un po' troppo affollamento sulla linea! (si intravede Chrissie che mette le medaglie al collo)

Subito dopo ho visto la mia famiglia. Mio figlio era stato infatti raggiunto da mia figlia e mia moglie che erano venute in treno da Norimberga.
Ristoro a base di birra analcolica e pasta. Recuperata la sacca green e raggiunto i famigliari.
Avventura finita in 

11 h 27 m 40 s

In un precedente post dicevo che la media delle probabili performance mi avrebbe portato a 11h26m. Quind risultato entro le attese. 


Post gara

Avventura finita, ma non la fatica. Infatti mancava ancora di andare in T2 a riprendere la bici e le sacche red and blue per poi aspettare la navetta (con rimorchio per le bici) che ci portasse in T1 a recuperare l'auto. 

Poi indietro a Roth a prendere moglie e figlia e finalmente a Norimberga in albergo a fare la meritata doccia. A nanna a mezzanotte e dieci.  


20h 30m dopo la sveglia e con 226 Km di gara in saccoccia ero di nuovo a letto!

Rientro
Lunedì rientro in macchina di circa 8 ore con la variante di saltare il tunnel del San Bernardino e fare invece il passo dello Spluga per poi scendere a Madesimo e poi Colico e lungo lago fino a Lecco e Milano (secondo tutte le app di navigazione era più conveniente causa traffico sostenuto). Parte molto scenica con bellissimo panorama.

Giù dallo Spluga
I numeri
Qui la traccia Garmin con tutti i grafici e i dati.

Conclusioni
Roth è una gara unica! E' organizzata benissimo e si vede che tutti ci tengono tantissimo. I locali sono coinvolti e contenti (altro che certe maratone autunnali di Milano!). I percorsi sono ben fatti (quello run è il meno perfetto, ma comunque col pregio di non essere multi-lap). Il disagio logistico di avere Arrivo, T2 e T1 in posti diversi è ben compensato dall'organizzazione. La ZC è compatta e quindi veloce. Ma di nuovo, il pubblico è super e merita un grande ringraziamento!

  

Grazie per avere sopportato tutto questo lungo racconto e a rileggerci alla prossima.

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