Wow!
Che week end! Sabato burrasca con diluvio e vento che ha sradicato alberi e fatto volare di tutto! E poi domenica... Ma andiamo con ordine.
Venerdì
Teoricamente il giorno prima della gara, con già drammatici segni di disgrazia e i disastri e le sciagure nelle Marche. Ma in assenza di indicazioni mi sono comunque preparato a partire da Milano immediatamente dopo la fine della scuola, dopo aver recuperato i figli.
Partito all'una e mezza e arrivato verso le quattro e mezza senza traffico. Giusto giusto entro il limite ultimo per la registrazione (era entro le 18:00) e il check in bike (entro le 19:00).
Arrivato al tendone IM della registrazione vengo informato che la gara è ANNULLATA quindi ovviamente le registrazioni ferme. Ma pochi minuti dopo si capisce che stanno valutando se cercare di fare la gara di domenica anzichè di sabato.
https://www.sporturhotel.com/ironman-emilia-romagna-soggiorna-al-centro-dellevento-p358.php |
Questo pone ovviamente ogni genere di problemi sia agli atleti (che magari avevano già pianificato la ripartenza, magari in aereo) sia all'organizzazione: spostare una gara come un full con poche ore di preavviso deve essere MOLTO complicato.
Su tutto aleggiavano le previsioni di un sabato da burrasca, che anche con una domenica prevista bella, avrebbe potuto compromettere la gara. Intanto molto saggiamente avevano sospeso anche il check in delle bici anche perchè con vento previsto a 100 km/hr la gestione delle bici in ZC avrebbe potuto essere un bel problema.
Quindi tutto in sospeso con l'organizzazione che prometteva di tenerci informati.
Alla fine mi hanno fatto registrare, ma stante la situazione non ho preparato nè la bici nè le sacche, in attesa di avere informazioni.
Sabato
Nella notte sembrava tutto tranquillo, ma verso le 7:00 del mattino ha cominciato a diluviare e poi progressivamente a salire il vento via via sempre più impetuoso. Noi belli tranquilli in albergo e l'organizzazione che comunicava solo per dire di non poter decidere nulla.
Anche il Corriere riporta la notizia |
Dopo pranzo abbiamo deciso di andare a trovare degli amici a Ravenna e così per strada abbiamo visto gli effetti di pioggia e vento: Alberi caduti, cartelloni volati e quasi tutto quanto non fosse stato bel fissato, strappato (torrette dei bagnini in spiaggia, lettini ombrelloni, transenne, insegne, ...). Inoltre dai pini - e a Cervia ce ne sono tanti - erano venute giù tonnellate di aghi che hanno ricoperto tutto e che hanno intasato i tombini, con conseguenti pozzanghere giganti.
Albero caduto e "tappeto" di aghi di pino. Domenica passeremo per quella strada |
Vedendo questo scenario le mie speranze per la gara erano nulle, anche col bel tempo non vedevo come si potesse garantire lo svolgimento e come le autorità potessero dare il benestare.
E per fortuna non hanno provato a farla di sabato: se avessero fatto il tentativo e visto che verso le sei del mattino la situazione era ancora circa normale, avremmo rischiato di partire per poi doverci fermare sotto un diluvio di pioggia (e di altro). Ma l'allerta arancione ufficialmente dichiarata dalla regione aveva tolto qualsiasi dubbio: manifestazioni sospese.
Bike check in notturno e affollato, ma senza problemi |
E poi, verso le quattro del pomeriggio, ecco la calma di vento o quasi e cielo azzurro! E qui l'Emilia Romagna e l'organizzazione della gara danno il loro meglio! Strade ripulite e due gare sovrapposte, full e mezzo, organizzate in poche ore (consentendo comunque a chi fosse stato obbligato a partire per pregressi impegni di essere riprotetto). A farne le spese gli atleti del 5150 (ossia l'olimpico) che viene annullato.
Gara confermata per domenica con check in bike il sabato dopo le 20:00! Si fa!
Alcune sacche non troveranno posto sui racks: anche la mia |
Siamo rientratati in hotel a preparare sacche e bici e poi in coda per il check in della bici. E qui si capisce come la ZC sia più complicata del solito: 70.3 e full in un'unica ZC che diventa lunga quasi un chilometro. Qualche problema con le sacche: non ci sono abbastanza rack e gancetti cui appenderle. Alla fine le mie sacche saranno legate insieme e messe a cavalcioni di un tubo. Non ideale, ma alla fine non ci saranno problemi.
Cena tranquilla e veloce a base di pizza/piadine e a letto abbastanza presto (va detto che il giorno prima si era dormito e riposato parecchio). Notte senza problemi.
Domenica
Sveglia alle 5:10 e colazione alle 5:30. Il "protocollo" è il solito. A colazione fette biscottate con marmellata, caffè e forse yogurt (non ricordo). Verso le 6 / 6:10 in ZC a mettere le scarpe sui pedali, il Garmin e gonfiare le gomme.
la fila infinita di bici |
Scarpe sostenute col filo interdentale per mantenere la posizione orizzontale e poterle infilare comodamente.
[tip tecnico: La nuova tecnica funziona: scarpa destra assicurata al deragliatore anteriore da indossare subito, prima ancora di dare il primo colpo di pedale. Scarpa sinistra assicurata al tubo chain stay sinistro (quindi con il filo che può scorrere avanti e indietro): in questo modo anche pedalando (col piede sinistro) la scarpa resta in posizione e in questo modo l'inserimento del piede è molto facilitato. Una volta inserito il piede il filo si strappa comunque perchè la scarpa è forzata a fare un movimento che mette in tensione il filo]
Poi vestizione muta e consegna sacca street wear. Nel fare queste operazioni si nota bene che:
- non c'è vento,
- il mare è calmo,
- non fa freddo (anche rispetto all'edizione 2019 in cui avevo sofferto prima del via).
A questo punto sono circa le 7:10 ed entro nei corral. Niente riscaldamento in acqua, ma l'avrei dovuto fare ben prima delle 7:00. Con la partenza poco prima delle 8:00 sarebbe servito a poco.
[tip tecnico: occhialini lavati per bene il giorno prima con shampo Nivea per bambini, risciacquati la domenica mattina. Infine applicazione di spray antifog Cressy che ho sciacquato via all'ultimo usando una bottiglietta d'acqua che mi ero portato per questo e per bere]
Mi ero meso nel corral dell'1hr10' ÷ 1hr 20' ma credo che poi ci sia stato un certo rimescolamento. Ad ogni modo tutto abbastanza ordinato e tranquillo.
Musica, inno nazionale, speekers e finalmente si arriva alle 6 corsie di lancio cadenzato ogni 5 sec.
E comincia il mio Ironman Emilia Romagna 2022.
Nuoto
Il percorso era la solita "L". Questa volta girata verso sud (al contrario del 2019). Primo tratto con acqua bassa e quindi camminando senza strafare per evitare che il cuore andasse subito a mille (come mi è capitato una volta in un Challenge di Rimini). Temperatura acqua perfetta: calda che forse la muta poteva essere facoltativa, ma non troppo da soffrire.
Visibilità in acqua pari a zero assoluto. La bufera del sabato aveva evidentemente sollevato la sabbia. In compenso mare perfettamente calmo e zero corrente. Anche le meduse hanno deciso di non farsi sentire (chè vederle sarebbe stato comunque impossibile).
Con la rolling start l'affollamento era sotto controllo e le boe si vedevano piuttosto bene: nessun problema di navigazione.
Sensazioni abbastanza buone, nessuna agitazione, ritmo costante. Passo mio tipico e se avessi dovuto dire avrei pensato di chiudere col mio tempo standar di 1hr12'. Invece alla fine il mio tempo sarà
1 ora 8 minuti 23 secondi
(secondo il Garmin 3,722 mt che è un po' poco visto che di solito segna sempre di più della distanza vera e solleva qualche dubbio sulla reale distanza, visto anche il teorico tempone, ma da commenti vari ho letto che la distanza era circa giusta)
ossia PB!
T1
Luuuuuuuuuuuuunga (per i motivi detti sopra). Sacche trovate senza problemi. Ho deciso di non mettere il jersey sopra il top Castelli, ma ho indossato i manicotti (caso mai avesse fatto un po' freddino). Messi gli occhiali da sole, il casco, la flask e i gel nella tasca posteriore, bevuto il mio shottino di acqua, limone e zucchero e corso verso la bici. Siccome mi stavo sistemando i manicotti e i guantini, mi sono distratto e ho superato la mia bici e sono dovuto tornare indietro (!).
Questa volta non avevo fatto partire l'Edge in anticipo con l'auto stand by perchè in questa configurazione non trovava il cardio e talvolta nemmeno gli Assioma. Quindi l'avevo acceso ma non fatto partire (col profilo race che non ha l'auto spegnimento). Comunque avevo tolto anche l'auto stand-by dagli Assioma che quindi erano già accesi e attivi. Così ho dovuto far partire manualmente l'attività (e me lo sono ricordato).
Come al solito il rack bici era troppo basso per la taglia della mia bici e per farla passare sotto l'ho dovuta inclinare, ma non ho avuto problemi.
Arrivato (dopo dei secoli) alla mounting line (tempo T1 10'21") sono salito da fermo infilando il piede destro direttamente nella scarpa. Purtroppo la salita al volo non l'avevo mai provata e allenata e quindi sono stato prudente. Fatta una o due pedalate ho infilato il piede sinistro senza averlo prima appoggiato sopra la scarpa e quindi senza nè strappare il filo ne schiacciare la scarpa rendendo poi molto più difficile l'inserimento (le mie scarpe hanno questo problema: se ci appoggio i piedi sopra la tomaia si schiaccia rendendo difficile infilale il piede senza usare le mani; facendo come descritto invece l'inserimento è facile e veloce. Come detto sopra, appena inserito il piede il filo si strappa.
Altra differenza rispetto ad altre volte: niente calze per la frazione bici (alla fine mi trovo meglio: evito di mettere le calze con i piedi bagnati che può essere difficile e poi mi sembra più facile infilare i piedi nelle scarpe bici). Le metterò poi in T2.
Nelle saline di Cervia pochi km dopo la T1 |
Effettivamente le strade anche nella parte iniziale a Cervia erano pulite e non ci sono stati problemi di aghi di pino o altre cose in terra. Inoltre il percorso era veramente ben segnato con cartelli, birilli per indirizzare ogni svolta e volontari con bandierine. Perfettamente chiuso al traffico e con vernice in terra per segnare buche e ostacoli simili. Direi ottimo.
Percorso molto simile a quello del 2019 (una differenza al giro di boa nord sulla E45 e forse quasi null'altro se non magari dentro Cervia). Quindi dopo le tante svolte dentro Cervia, passaggio per le saline e trasferimento verso la E45 da fare prima verso nord e poi verso sud fino all'uscita per andare verso Bertinoro. Al primo tratto sulla E45 la media era 34 Km/hr e la NP sui 185 W. E qui ho deciso di darmi una calmata e passare a target 180 W di NP. La velocità media a pari Watt sembrava nettamente più alta che in allenamento. Sicuramente il non dover rallentare per incroci, svincoli, traffico ecc è in larga parte responsabile per questo bonus oltre allo stare in posizione aero più a lungo grazie alla mancanza di traffico. Da capire quanto abbia influenzato la scia. Infatti pur cercando di non farla c'erano dei tratti dove era quasi impossibile non rimanere a tratti ivischiati in incredibili trupponi. E dopo il primo giro, quando si sono mescolati a noi anche quelli del 70.3 l'affollamento è diventato veramente notevole.
Mi sono alimentato come previsto ogni 20 minuti e non ho mai sgarrato, neanche una volta. Ma ho avuto i miei problemi! I miei intrugli magici (acqua, zucchero e limone) hanno fermentato!!!! La flask col gel era leggermente frizzante, ma utilizzabile; la prima borraccia, quella grande era OK; la seconda borraccia era diventata una specie di spumante più gasato di una Perrier e quando ho stappato la borraccia è partito un clamoroso getto in pressione ed era imbevibile: buttata e sostituita con il Gatorade dato ai ristori. Ma siccomo pensavo che il Gatorade fosse isotonico e quindi poco calorico l'ho integrato con due o tre gel Enervit caffeina.
[lesson learnt: OK fare gel e bevande in casa con ingredienti semplici e sani, ma non con troppo anticipo. Io ho fatto il gel di mercoledì e le borracce di venerdi, ma forse ho usato limoni che non erano proprio tra i più freschi. Quindi: fare le bevande all'ultimo momento usando il succo di limone commerciale (che ha i conservanti ma almeno può essere portato in giro e usato la sera prima della gara). Per il gel oltre a farlo il più tardi possiblie si può usare il limone commerciale e un frutto il più fresco possibile e poi conservare anche usando borsina frigo e ghiaccini]
Arrivato alla rampa di Bertinoro al primo giro sono salito senza problemi con NP che è arrivata a 188 W e non è scesa durante la discesa, ma nei km di E-45 del secondo giro, dove non c'erano distrazioni, sono rientrato nella norma ossia sui 183 W. Nella seconda salita di Bertinoro la NP è salita a 185 W (essendo una media ed avendo accumulato più km, a pari sforzo la NP non poteva arrivare di nuovo a 188). Rientro senza problemi, salvo i grupponi che mi hanno infastidito, ma volente o nolente anche aiutato con una inevitabile scia.
Posizione aereo molto a lungo, ma non eccessiva perchè nel traffico dovendo guardare per bene in avanti, il collo mi si indolenziva, cosa che non accadeva quando la strada era più libera. Inoltre per prudenza quando arrivavano i gruppi, spostavo le mani sui freni. Tra l'altro qualcuno in terra l'ho visto segno ovvio che le bici da crono e i gruppi non siano compatibili e questi sono i risultati (insieme ad un bel numero di bottigliette in terra).
Sia come sia e complice anche il fatto che il percorso era comunque di 175km anzichè 180 (questo era noto già a monte, a causa di qualche lavoro stradale che credo abbia fatto spostare il giro di boa nord) ho chiuso con una media di 32,4 Km/hr vs. un target di 30,5 e infatti ho fatto uno split inaudito di
5 ore 28 minuti 38 secondi per 175,85 Km (distanza misurata dal Garmin)
Su quanto sia stata falsata la gara a causa della scia ci sono già in rete polemiche infinite (ed eccessive). E' indubbio che anche l'atleta più rigoroso e attento a evitare la scia abbia avuto un aiuto dalla scia anche se involontaria. Tra l'altro anche evitando i gruppi e mantenedo i 12 metri l'effetto della riduzione di resistenza era comunque presente: 12 metri dietro ad un gruppo di 50 o più persone si è perfettamente entro le regole, ma si fa comunque meno fatica! Io credo di essere stato abbastanza regolare, ma certo non ho usato i freni quando sono stato raggiunto da un gruppo che non finiva più.
Provando a fare un po' di confronti vari e valutando il rapporto potenza/velocità credo di dover dire di avere avuto un vantaggio dalle parti di 1 km/hr che vorrebbe dire circa 10 min di vantaggio. Oppure a pari velocità si può dire che sia arrivato meno stanco e quindi facilitato nella corsa.
T2
Chilometrica e anche questa fatta con calma, comunque correndo, ma arrivato alle sacche mi sono preso il mio tempo: calze, sorso di coca-cola, un morso ad una barretta. Fatta anche sosta al bagno. (Tempo T2 8'20").
Run
Partito, mi sono sentito bene e andavo sui 5'40" che avrebbe voluto dire 4hr. Ma avevo un target più tranquillo e quando ho cominciato a calare non ho neanche provato a tenere ritmi migliori.I tarallini che mi hanno aiutato a risolvere il problema di stomaco |
Ad un certo punto mi sono ficcato in testa che dovevo arrivare prima del tramonto e questo mi ha dato un ulteriore spinta a non rallentare più. E mano mano che mi avvicinavo alla fine anche la testa e l'emozione hanno aiutato molto a spingere e a far salire il ritmo!
un arrivo ben diverso dal 2019: col sole e in condizioni nettamente migliori (e senza Jakob a impallarmi la foto) |
Arrivo
Alla fine del quarto giro, arrivati al rondò c'erano i cartelli che separavano gli atleti che erano ancora nei laps da quelli che dovevano andare al traguardo. E da qui sono cominciati i sorrisi, i brividi e la corsa si è fatta sciolta e veloce. Sono entrato nella parte in spiaggia, sul tappeto rosso in mezzo a tanto pubblico e questa volta avevo tanto spazio dagli altri atleti e quindi tutta la scena per me (differentemente a quanto successo nel 2019) con musica, speaker, pubblico e stand del traguardo. Avevo un sorriso stampato in faccia, i brividi (che ancora adesso mi vengono ripensandoci) e una soddisfazione che ripagano abbondantemente per tutti gli sforzi e le levatacce durante gli allenamenti!
e tre! |
11 ore 17 minuti 18 secondi
andando oltre ogni aspettativa e previsione! Mettiamoci pure un "*" a segnalare che è un tempo anomalo e non proprio regolare, ma la soddisfazione c'è!
All'arrivo ho trovato i miei e quando mio figlio mi ha detto il tempo overall non ci ho creduto. Avevo fatto ad un certo punto dei conti spannometrici ed ero arrivato a pensare di stare sule 11 e 30. Causa presbiopia non vedevo bene il numero sull'orologio e ho chiesto a mio figlio di guardare il tempo da me registrato, considerando inaffidabile la App da lui usata. La conferma del tempo mi ha dato una soddisfazione non da poco!
Maglietta e medaglia. Meritate anche se c'è stata la scia |
Bella lì!
Post garaIntanto però era domenica sera e il programma prevedeva il rientro a Milano. Quindi check out bici, recupero sacche, doccia e bagagli in hotel e partenza in auto. Traffico accettabile e con una sosta intermedia eravamo a casa poco prima di mezza notte e mezza. Buona notte!
Indolenzimenti vari, il peggiore alla schiena e poi al collo, ma condizioni fisiche OK con una stanchezza generica ma nessun DOMS.
Grazie Family per avere sopportato tutto questo e per avermi accompagnato e sostenuto in gara.Qui potete trovare le tracce e i dati Garmin: https://connect.garmin.com/modern/activity/9632632782 . Terzo full distance archiviato e il prossimo è già booked: Roth 2023 il 25 giugno.
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