giovedì 23 giugno 2016

Gran Fondo! il report - SPORTFUL 2016




134 Km, 6hr 03' 51", 3050 mt di dislivello positivo!

Stesso percorso dell'anno scorso e 25 minuti di meno! Più veloce in tutti i tratti del percorso, segno di uno stato di forma genericamente migliore.

Il meteo ci ha graziati (noi del medio, chi ha fatto il lungo di 204 Km ha preso più acqua): nuvoloso, ma ha piovuto solo nel tratto finale (ultima parte dell'ultima discesa e tratto finale a Feltre)

Molto soddisfatto! Tra l'altro sono arrivato "sano", stanco ma senza sofferenze particolari.

La salita del Manghen è solo nel percorso lungo, ma il Lupo è il simbolo della GF
Nei giorni precedenti ero stato in vacanza in giro a Sirmione e Treviso; siamo arrivati a Feltre nella mattina di sabato. Quindi le operazioni di check-in e ritiro chip sono state facili e veloci. Quest'anno non mi hanno accettato la tessera FiTri e mi hanno obbligato a pagare il tesserino giornaliero. Ineccepibile, ma le ultime due volte invece la tessera FiTri era andata bene e non mi avevano richiesto l'obolo aggiuntivo! (discorso di italianità assoluta: ho fatto la visita medica per agonismo indicando atletica, ciclismo, triathlon; sono tesserato FIDAL e FiTri, costo complessivo oltre 100€, ma se faccio una gran fondo devo pagare l'extra per motivi di assicurazione!!!).


Pacco gara con pantaloncini da mare Sportful, da unire alla maglietta ed allo smanicato delle volte precedenti,

Sveglia alle 5:00 AM, colazione classica e poi con calma, verso le 6:00 mi sono fatto circa 10K in bici per arrivare alla partenza. Tranquilli, erano 10 Km tutti in discesa e a parte un bel freschetto, tutto bene. Poi una mezz'oretta intruppato nella mia "griglia" e la solita partenza mass-start di 5000 bici (non esattamente come l'uscita dalla T1...)



Primissimo tratto a passo d'uomo, avvicinamento e prima salita molto affollati e dopo la discesa (fredda) c'era la separazione tra percorso lungo e percorso medio. Dal bivio in avanti nessun problema di affollamento.

Come dicevo, tutto bene, le salite le ho fatte al mio ritmo e ho notato che stavo spingendo qualche 15-20 W più del mio solito (ho anche rifatto la taratura del Power Meter per sicurezza), ma stavo bene e non ho pensato di calmarmi (certamente i numeri mi hanno convinto a non darci dentro di più, e col senno di poi forse qualche margine ce l'avevo).

In generale in discesa sono stato prudente infatti sono stato superato da molta più gente di quanta non ne abbia superata io. Nei tratti semi pianeggianti sono stato bravo ad agganciare un gruppo (o almeno un altro corridore) e mi sono potuto far tirare abbastanza bene. In un caso per agganciare il gruppo ho dovuto fare un discreto sprint, ma ce l'ho fatta e mi sono agganciato che ero ancora con della riserva (credo che solo questo scatto e l'aver tenuto il gruppo mi abbia fatto risparmiare dei bei minuti rispetto al caso in cui avessi dovuto aspettare il successivo). 


Alimentato bene sia con gel e barrette mie sia con i ristori. E questo credo sia uno dei punti chiave: se mi alimento bene (nel mio caso banalmente: tanto) vado bene, se no spesso crollo e credo che molte volte si sia trattato di un calo glicemico più che un problema di forma.

I filmati e le foto li ho fatti con la mia GoPro montata, come si vede, sul manubrio. L'anno scorso l'avevo messa sul tubo sella ed era meglio per le facce anzichè i sederi dei ciclisti, ma di difficile gestione (i filmati 2015 non li ho ancora messi sul Tubo, ma arriveranno).
Avendo corso con il completo del mio Club sono stato riconosciuto da un compagno che con un'abilità che non saprei eguagliare ha estratto il cellulare e mi ha fatto una foto al volo, tutto con una mano sola in salita in un tratto affollato, Grazie Francesco!

Foto by Francesco F. sulla salita di Cima Campo

La gara consiste di 4 salite, le prime due lunghe (sui 20K) ma con pendenze pedalabili, la terza è breve e l'ultima ha un tratto finale abbastanza tosto con pendenze che arrivano al 16%. E' la salita della Croce D'Aune:



Dove comincia il tratto tosto c'è una chiesetta bianca sul lato destro della strada che è il segno dell'inizio dell'impennata finale. Volevo farne una foto, ma mi sono dimenticato, ne inserisco una trovata in rete.

La chiesetta a Salzen che segna l'inizio della parte ripida (da Streetview di Google)

Se passate di lì sappiatelo, dalla chiesetta al passo è dura! Specie se avete già fatto 110 Km.

Asfalto abbastanza buono, ma non perfetto. Prima della salita al Passo Croce d'Aune si passano alcune gallerie in lieve discesa in cui, al buio, in gruppo, si va sui 50-60 all'ora ed una delle ultime gallerie ha l'asfalto con ghiaino e una semi-curva finale. Lì abbiamo rischiato: qualcuno davanti ha frenato troppo e c'è stato un po' di caos. Io ho allargato a sinistra dopo avere visto che l'altra carreggiata era libera. Comunque a parte qualche urlo non ci sono state cadute. All'inizio di questo tratto, eravamo circa in 30, una moto dell'organizzazione con bandiera e luce rossa supplementare ci ha scortato fino all'inizio della salita, quindi di fatto all'interno delle gallerie; chapeau all'organizzazione!

L'arrivo nella città vecchia sul porfido in salita è sicuramente impressive, ma 'sti 400 mt finali non sono facili da sprintare!

Non ho particolari lezioni da trarre; è andato tutto liscio e sono soddisfatto dello stato di forma e dell'allenamento. Ora posso tornare ad allenamenti più bilanciati con nuoto e corsa.

Qui la traccia su Strava e i dati della mia GF.

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